Direzione Finanziaria per aziende in Outsourcing

“….la moderna teoria della crescita ci ha spiegato che la vera ricchezza di un’azienda non è nei suoi asset fisici, ma nel suo saper imparare, cioè nel come gestisce il futuro.

Il patrimonio costituito da attività reali (case, terreni,capannoni) è invece un’immobilizzazione che riflette il passato e semmai l’avversione al rischio dell’imprenditore……..

Neppure la tradizionale spiegazione legata alle garanzie da apportare a fronte di crediti bancari è oggi ancora utile; date le implicazioni del prossimo avvio di Basilea 2 , diventano altre le doti imprenditoriali che contano per meritare finanziamenti per i propri progetti…..”

(Prof. Giacomo Vaciago – Il Sole 24 Ore – 21.09.2206).

 

PROMUOVERE o PROFESSARE

La globalizzazione ci rende grandi,……senza limiti.

 

Perché la tua azienda dovrebbe rivolgersi ad un consulente finanziario-patrimoniale autonomo con competenze multidisciplinari in versione
Direttore Finanziario in outsourcing ?

 

Ogni azienda, piccola-media-grande che sia , ha molteplici rapporti con le banche : per gestire incassi e pagamenti, per ottenere finanziamenti  e sviluppare la propria attività, per far fronte a situazioni d’emergenza, per mettersi al riparo da alcuni rischi .

Tuttavia i contratti e le condizioni bancarie sono diventate nel tempo  MOLTO COMPLESSE, tanto che è estremamente difficile per l’imprenditore CALCOLARE  l’effettivo costo di un servizio bancario, CONFRONTARE  le proposte di differenti banche, chiedere ed ottenere di  RINEGOZIARE  le condizioni, valutare l’effettiva opportunità di un’offerta.

Negli ultimi anni , la crisi e le nuove regole di Basilea 1 e poi 2 , hanno costretto le banche a dotarsi di sistemi sempre più sofisticati di misurazione, monitoraggio e copertura del rischio di credito.

Ciò ha comportato :

-il grado di patrimonializzazione di una banca deve essere correlato al rating delle imprese affidate;

-il rating dipende dal grado di rischio;

-il rischio va valutato con strumenti precisi e trasparenti.

Le banche devono coprire i rischi con patrimonio proprio . I tassi applicati alla clientela devono tenere conto di due aspetti :

-delle perdite attese;

-delle perdite inattese.

 

Da questo ne discende l’assegnazione del rating alle imprese finanziate con il seguente processo :

1-analisi degli indicatori fondamentali a comprendere il grado di equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa ;

2-analisi dei ratios di bilancio attraverso il flusso di cash flow ;

3-analisi di scenario o simulazione prospettica .

 

 

Ciò determina  tre score  principali :

-score quantitativo (informazioni contabili);

-score qualitativo (informazioni sulla governance, settore d’appartenenza, dimensioni dell’impresa, il mercato di sbocco, ecc.);

-score andamentale ( informazioni riportate in Centrale Rischi : andamento rapporto, sconfinamenti, percentuale d’insoluti)  .

 

L’abbassamento del rating porta ad un aumento degli oneri bancari se non nel caso più eclatante alla richiesta di rientro dagli affidamenti con problematiche molto rilevanti , per non dire tragiche, per l’impresa.

 

Comprendere queste logiche è fondamentale per l’impresa ma altresì utile a farsi SUPPORTARE da ESPERTI  per fronteggiare ed anticipare le banche.

Ciò produrrà un cambio di mentalità e un diverso approccio verso la gestione della finanza aziendale.

Le imprese, con rapidità, devono affrontare il difficile compito di autodiagnosi non spesso facile; per contro le banche già da qualche tempo hanno iniziato il loro processo di selezione della clientela.

Le caratteristiche delle piccole imprese italiane sono spesso la sotto-capitalizzazione e un debito molto alto. Queste caratteristiche, sono tali da comportare ad esse, nella maggior parte dei casi, l’attribuzione di rating  molto bassi. Un rating basso indica un’impresa rischiosa. Di conseguenza questo implicherà una rappresentazione non ottimale dell’azienda nel mondo bancario .

Le piccole e medie imprese devono dimostrare sempre più al sistema finanziario la validità dei propri progetti, accettando un sereno e proficuo confronto.

 

Lo Studio, grazie alla totale assenza di conflitti d’interesse con l’azienda ed alla sua professionalità multidisciplinare, è un concreto supporto per FARE CHIAREZZA, MONITORARE il rapporto fra banca ed impresa e soprattutto RISPARMIARE.

 

Di seguito si illustrano le principali aree d’intervento :

-analisi dei finanziamenti a breve termine ed a medio/lungo e loro impatto sui flussi di cassa;

-analisi professionale della Centrale Rischi ;

-analisi delle garanzie prestate, rischio aziendale  e merito creditizio ;

-separazione attività aziendali da quelle personali dei soci ;

-analisi e gestione dell’equilibrio economico-finanziario-patrimoniale dell’azienda;

-assistenza, supporto e gestione dei rapporti bancari e finanziari ;

-consulenza per gestione degli attivi aziendali;

-consulenza immobiliare;

-contenzioso bancario;

-analisi e gestione degli aspetti assicurativi e previdenziali (tutele aziendali e personali dell’Amm.re e dei soci ) ;

-analisi e gestione del contenzioso tributario.

Per maggiori approfondimenti si rinvia alle seguenti :

Aree Principali :

Aree di approfondimento Aziende :

Aree di services :

Faq’s

-Che tipo di rapporto economico-lavorativo viene instaurato ?

Di tipo professionale a parcella esterno all’azienda (come un qualsiasi professionista che collabora con l’azienda ma al di fuori di essa)

-Il servizio deve essere preso nella sua complessità, oppure posso avvalermi di alcune cose ?

Il servizio può essere completo oppure modulabile alle esigenze aziendali, lo si stabilisce insieme dopo aver fatto un’indagine preliminare .

-Ho già il Commercialista che mi segue, che cosa potete aggiungere ?

Il  Commercialista è fondamentale in quanto segue la contabilità, la redazione del bilancio e tutto quello che è connesso alla Sua specializzazione monotematica. Il Direttore Finanziario e il suo staff danno risposte concrete e multidisciplinari che solitamente i commercialisti non danno. Ti consigliamo di leggere bene le aree d’intervento e chiederti se il tuo Commercialista ti ha mai parlato e/o approfondito, ma soprattutto risolto quelle esigenze.