Check Up Finanziario-Patrimoniale-Previdenziale-Assicurativo
Premessa
Prima di decidere qualsiasi cosa è bene effettuare una analisi e diagnosi della situazione attuale e le eventuali scelte effettuate e le azioni messe in atto.
Questo vale sia per un soggetto/famiglia che per un’azienda .
La stessa cosa vale per qualsiasi esigenza che possa essere d’investimento, previdenziale, assicurativa, di finanziamento, oppure per analizzare una situazione più generale .
Qualsiasi Consulente che si rispetti, parte sempre da un check up finanziario (per brevità lo chiamiamo tale) iniziale .
L’obiettivo del check up finanziario è di consentire al soggetto (privato o azienda) di acquisire le necessarie conoscenze e sensibilità per :
- orientare meglio l’analisi dei propri bisogni e delle proprie esigenze ;
- identificare meglio i propri obiettivi ;
- valutare puntualmente quello che si è fatto, se ok , diversamente porre in essere dei correttivi, se ci sono delle aree scoperte, migliorare quello già messo in atto ;
- delineare una corretta allocazione ideale delle risorse, definita in base a una analisi della propria situazione;
- identificare le proposte che dimostrino di avere una stabile strategia coerente con i propri bisogni e costruita con una certa scientificità ;
- valutare il portafoglio degli strumenti in essere in funzione della conformità con la propria strategia ed i propri bisogni/esigenze;
- verificare l’esistenza e la qualità del sistema di controllo e di manutenzione nel tempo degli strumenti prescelti.
Operatività
Dopo un certo numero di colloqui conoscitivi, aver concordato il check up finanziario e quindi la consegna della documentazione e aver raccolto le rilevazioni si può procedere operativamente.
1) Si procede con le analisi, di seguito un sunto abbastanza esaustivo delle componenti considerando che essendo esclusivo e personalizzato alcune cose possono variare da soggetto a soggetto e da azienda a azienda .
Per un individuo/famiglia si analizza :
- conto economico e dello stato patrimoniale con particolare riguardo alla fonte dei redditi, la quota di risparmio annuo e la situazione debitoria ;
- struttura famigliare ;
- le esigenze, i bisogni e gli obiettivi ;
- la valutazione dei rischi oggettivi e soggettivi ;
- la valutazione dei rapporti bancari in essere ;
- la valutazione degli strumenti finanziari e del portafoglio in essere;
- la valutazione del patrimonio immobiliare;
- verifica delle tutele assicurative;
- verifica delle tutele previdenziali;
- la valutazione dei finanziamenti in essere ;
- ricerca ed emersione delle problematiche;
- i sistemi di controllo e di monitoraggio adottati .
Per un’azienda si analizza :
- conto economico e dello stato patrimoniale con particolare riguardo ai flussi di cassa, la fonte dei redditi e l’indebitamento;
- verifica dell’equilibrio economico/finanziario/patrimoniale ;
- situazione patrimoniale e personale dei soci in relazione ad eventuali garanzie prestate, alla separatezza dei beni aziendali con i personali, destinabilità dei beni attraverso scelte d’impiego e proposte con riferimento all’aggredibilità degli stessi ;
- esigenze, bisogni ed obiettivi ;
- rapporti bancari e finanziari ;
- efficienza dei rapporti bancari/finanziari in relazione ai costi/benefici ;
- valutazione patrimonio immobiliare;
- delle tutele per l’azienda e per gli amministratori/soci;
- le coperture assicurative;
- le coperture previdenziali;
- analisi dei rischi, anche in caso di shock finanziario ;
- analisi del rating, della Centrale Rischi Interbancaria e dell’accesso al finanziamento;
- ricerca ed emersione delle problematiche.
Nello specifico le analisi sui prodotti contenitore (Oicr, fondi di fondi, gestioni patrimoniali titoli e fondi, index linked, unit linked, ecc…)
Gli elementi che sono analizzati all’interno del prospetto informativo del prodotto sono :
- i riferimenti legislativi
- gli aspetti fiscali
- gli strumenti al suo interno
- le società terze che lo compongono
- le formule e le simulazioni
- i mercati di riferimento
- i collocatori/distributori
- i costi, commissioni, i costi non quantificati in percentuale o in termini assoluti
- com’è avvenuto l’assemblaggio
- il monitoraggio delle variabili che lo compongono
- gli elementi accessori
- il confezionamento del prodotto a livello di marketing
A seguire le analisi della destrutturazione del prodotto :
- verifica fra quanto dichiarato nel prospetto e la realtà (gestione attiva e passiva)
- emersione degli aspetti non quantificati ( ammontare delle commissioni su acquisto/vendita titoli/fondi)
- best execution (differenziali tra denaro/lettera)
- utilizzo di benchmark corretti (dividendi non presenti, benchmark di comodo)
- cambi di benchmark
- metodo di calcolo delle commissioni di performance
- valutazione dei rating assegnati al prodotto (relativi e non assoluti)
- qualità della gestione nel tempo
2)Dopo aver eseguito le analisi, si elabora un documento con le diagnosi di ciò che è emerso di palese e/o latente. Il documento in sintesi tratterà i seguenti :
- diagnosi delle analisi sui singoli argomenti;
- in base alle esigenze, bisogni ed obiettivi suddividerà le cose in linea da quelle non in linea;
- le problematiche emerse;
- le risoluzioni e le correzioni da apportare, eventuali strumenti da sostituire;
- le sostituzioni consigliate ed i vantaggi in termini di soluzione/costo;
- elaborazione di un piano con le azioni da svolgere (indicando le priorità) per giungere agli obiettivi indicati.
Le analisi (sui prodotti d’investimento) fanno emergere alcuni aspetti importanti
a)La parcella “occulta” , in linea di massima questa ha un’incidenza annua sui vari prodotti di :
- fondi e sicav 2,5%
- gestioni patrimoniali in fondi 3%
- gestioni patrimoniali in titoli 2,5%
- gestioni assicurative 5%
- hedge fund, private equity, fondi immobiliari 3,5%
MEDIA 3% !!!!!!!!!!!
b)Il 98,5% dei prodotti venduti è sotto benchmark dichiarato !!!!
c)Altri fattori negativi :
-movimentazione ingiustificata del portafoglio
-non trasparenza nei costi di negoziazione titoli nei fondi comuni/sicav (negli Stati Uniti tale pratica è definita “churning” ed è proibita per legge)
-infine l’influenza del “conflitto d’interesse” che si estrinseca in :
strumenti e/o prodotti che compongono il portafoglio
logiche di costruzione del portafoglio (spesso mancanza di un unico interlocutore)
composizione nel tempo del portafoglio
le raccomandazioni degli studi delle grandi banche sono viziate dai conflitti d’interesse (il parco buoi del fai da te)
il timing dei gestori (parco buoi qualificato)
d)in ultimo, non bisogna dimenticarlo, i fattori che contribuiscono al rendimento del portafoglio sono (dato statistico nel tempo) :
- asset allocation 91,5%
- market timing (entrata/uscita) 1,8%
- scelta titoli/strumenti 4,6%
- altro 2,1%
3)Si discute il lavoro effettuato, si analizza il piano, eventualmente si concertano le variazioni/sostituzioni, si decidono le azioni indicando i tempi , si approva l’elaborato e lo si mette in pratica .
Per maggiori approfondimenti si rinvia a :
Area Approfondimento-Privati-Pianificazione Finanziaria e Pianificazione Patrimoniale e Area Aziende-Pianificazione Patrimoniale e Direzione Finanziaria in Outsorcing.
Conclusioni
Il check up finanziario è fondamentale per verificare che le soluzioni intraprese siano coerenti con le esigenze, i bisogni e gli obiettivi sia per un individuo/famiglia che per un’azienda .
Facilita anche l’emersione di problematiche, di esigenze latenti ; spesso pensiamo che ciò che abbiamo messo in pratica sia il meglio, salvo accorgerci solo dopo una attenta analisi che si può fare di più .
La materia finanziaria-economica è complessa, soprattutto è in continua evoluzione, solo fermandoci un attimo ed analizzando ci può consentire di fare “un punto nave” , a quel punto la nostra navigazione può riprendere in modo più sicuro e soddisfacente.
I check up finanziari possono essere completi e parziali .
Noi propendiamo per i completi (riguardano in sostanza lo schema di cui sopra) salvo poi dare delle priorità ed attuare solo alcune cose .
Non vi è dubbio che possono essere anche parziali (comprendere solo alcune aree) tipo :
- finanziari (riguardano prettamente le analisi degli strumenti finanziari che compongono il portafoglio d’investimento) ;
- previdenziali (riguardano unicamente le tematiche pensionistiche) ;
- assicurativi (riguardano solo le coperture assicurative e le tutele) ;
- finanziamenti (riguardano prettamente gli strumenti di finanziamento) .
Vogliamo soffermarci, spendendo due parole in più sull’importanza dell’area investimenti.
Il “check up finanziario” o meglio detto : “ in ricerche in materia di investimenti ed analisi finanziarie” o, ancora : “check up comparativo” è molto importante in quanto sul mercato ci sono molte problematiche dovute a :
- conflitti d’interesse ;
- asimmetrie informative sui prodotti;
- purtroppo in campo finanziario i prodotti “avariati e/o scaduti” (a differenza del campo sanitario) non vengono ritirati dal commercio ;
- costi occulti notevoli ;
- promesse da “marinaio” ;
- molti prodotti sul mercato, la maggior parte inefficienti ed inutili o con duplicazioni di costi ;
- gestioni inefficienti e cariche di costi ;
- costi d’intermediazioni alti ;
- troppi rappresentanti (venditori), pochi medici (consulenti indipendenti) .
Tutto questo fa sì che :
il check up finanziario è il migliore investimento prima dell’investimento
Suggeriamo di approfondire :
Area Approfondimento-Privati-Check up finanziario.
Un altro check up finanziario parziale di cui vogliamo parlare è quello legato all’area finanziamenti .
In questi ultimi anni la crisi finanziaria ha fatto emergere molte disfunsioni nel settore del credito. Da una parte le banche e finanziarie hanno esagerato prima nel concedere il credito facile; sul durante applicando interessi e commissioni che spesso hanno oltrepassato anche le soglie usura, formalmente non adoperandosi a seguire i dettami di legge nella stesura dei contratti riguardo soprattutto le condizioni applicate; dopo vessando e chiedendo (soprattutto alle aziende) i rientri dai fidi bancari . Dall’altra parte l’utenza bancaria per la crisi finanziaria non ha potuto più far fronte agli impegni di restituzione dei capitali finanziati.
Si sono aperti molti contenziosi, molte sentenze, anche basilari ed importanti, hanno dato ragione agli utenti bancari/finanziari che si sono visti riconoscere molti diritti e spesso da debitori si sono ritrovati ad essere creditori (soprattutto nei fidi bancari per la maggior parte d’appannaggio delle aziende) .
Per i motivi esposti crediamo utile far verificare la documentazione contrattuale ed i pagamenti dei finanziamenti in essere .
In sintesi proporre un check up sui finanziamenti potrebbe rivelarsi una manna dal cielo .
In proposito suggeriamo di approfondire
Area Approfondimenti-Aziende-Check up finanziario – Analisi Finanziamenti-Derivati – Perizie su finanziamenti-fidi c/c-Gestione contenzioso – Privati-Analisi e Perizie su finanziamenti-Gestione contenzioso
Faq’s
-Una qualsiasi attività di Consulenza può prescindere da una seria analisi e check finanziario ?
No, è assolutamente importante una valutazione di quello che si è fatto e che si ha in essere per poi far emergere eventuali disfunzioni . Dubitate da chi non lo esegue preventivamente .
-Si può eseguire un chech up finanziario parziale o su una tematica ?
In linea di massima sì ; noi propendiamo almeno per uno completo seppur non molto analitico prima, per poi passare a quello specifico. Riteniamo che abbia la sua utilità sempre per un migliore ed esaustivo servizio al cliente.
-Quanto costa un servizio completo e/o parziale ?
Ci sono check up finanziari semplici ed altri molto complessi . E’ difficile a scatola chiusa poter stabilire un prezzo . Crediamo più serio, in base all’effettiva mole del lavoro da svolgere, prima avere degli interscambi con il cliente, poi analizzare la documentazione e solo dopo stabilire un piano di lavoro ed un preventivo .